Nel tentativo di superare finalmente il rivale di sempre Netflix, stando a quanto rivelato dal CEO e fondatore Jeff Bezos Amazon ha investito in Prime Instant Video, il suo servizio di video-on-demand, $1.3 miliardi. E questo solo nel 2014.
Netflix tuttavia non è un avversario che si lascia facilmente impressionare, tutt’altro. L’anno scorso infatti la compagnia di Reed Hastings ha investito ben $3.8 miliardi nell’ampliamento della propria libreria digitale, con un aumento di $800 milioni rispetto al 2013. Un investimento tre volte quello di Amazon, con tanti saluti a Jeff Bezos sullo sfondo.
I NUMERI DI PRIME INSTANT VIDEO (E QUELLI DI NETFLIX)
Molti sono però rimasti stupiti. Non è da Amazon infatti essere così limpidi per quanto riguarda investimenti e attività finanziaria del gruppo. Il motivo può essere che nella compagnia regna una certa soddisfazione per come Prime Instant Video stia crescendo.
Nonostante un aumento del 25% nel prezzo per diventare membri prime infatti, gli abbonati al servizio sono cresciuti del 53% nel mondo (50% negli Stati Uniti). Non sappiamo quanti siano di preciso questi abbonati (e qui torna il vecchio Bezos), ma si è parlato di “decine di milioni”. Secondo Morgan Stanley i membri Prime sarebbero all’incirca 50 milioni, ma non è tuttavia chiaro quale sia la percentuale che utilizzi il servizio on-demand.
Grazie a una politica comunicativa più chiara invece sappiamo che Netflix nel 2014 ha toccato i 57,3 milioni di utenti, di cui 39,11 milioni solo negli Stati Uniti e 18,28 milioni nel mondo.
In un comunicato, Jeff Bezos ha dichiarato: “Prime è un all-you-can-eat unico nel suo genere, un ibrido fisico-digitale. Nel 2014 abbiamo pagato miliardi di dollari per spedizioni Prime e investito $1.3 miliardi in Prime Instant Video. Continueremo a lavorare sodo per i nostri abbonati Prime”.
COME VENGONO SPESI I SOLDI?
Amazon e Netflix spendono quindi miliardi di dollari ogni anno per finanziare i propri progetti di streaming on-demand. Sono cifre enormi, che servono in parte a finanziare la produzione di contenuti originali (vedi House of Cards, Orange is the New Black, Transparent, Marco Polo, ecc), ma soprattutto ad acquistare le licenze per serie TV e film prodotti da Hollywood.
Se nel 2014 Netflix, Amazon e il terzo incomodo Hulu hanno investito $5,2 miliardi nell’acquisizione di licenze, nel 2015 le tre aziende hanno intenzione di fare ancora più sul serio: secondo RBC Capital Market infatti la spesa arriverà a toccare i $6.8 miliardi complessivi, un aumento di circa $500 milioni a testa.
Il tutto per la gioia di noi abbonati…