Caso Sony: Obama chiede aiuto alla Cina

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Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama avrebbe chiesto aiuto alla Cina per fermare i Guardiani della Pace.

La notizia può sembrare piuttosto curiosa, quasi inverosimile, ma le voci che arrivano dall’altra parte dell’Atlantico sembrano confermare questo spiffero, a testimonianza di come la situazione con la Corea del Nord sia sempre più tesa.

Barack Obama, 44esimo presidente degli Stati Uniti

Barack Obama, 44esimo presidente degli Stati Uniti

L’ALLEANZA USA – CINA

Dopo settimane di sospetti e smentite, venerdì scorso l’FBI ha affermato che dietro all’ormai famoso attacco informatico a Sony Pictures Entertainment ci sarebbero proprio i nordcoreani, sul piede di guerra per via di The Interview, commedia di Seth Rogen e James Franco.

Gli Stati Uniti avrebbero quindi cercato la collaborazione di un “nemico” storico come il governo cinese, anche se la Cina non avrebbe ancora risposto a questo invito.

DI CHI E’ DAVVERO LA COLPA?

Innanzitutto è giusto sottolineare come, nonostante le dichiarazioni dell’FBI, non ci siano ancora prove schiaccianti che proverebbero il coinvolgimento della Corea del Nord. O quantomeno queste informazioni non sono state ancora rese pubbliche.

Tuttavia sembra inverosimile che nessuno tra i media americani abbia avuto una soffiata, o un input diretto, soprattutto in una situazione in cui si tratta di proteggere il “sistema America” contro un attacco da un Paese a statuto dittatoriale.

Kim Jong-un, leader della Corea del Nord

Kim Jong-un, leader della Corea del Nord

LA CINA, CAPITALE DEI NETWORK

In secondo luogo, perché Obama avrebbe chiesto aiuto proprio alla Cina? Apparentemente la questione è molto più tecnica di quanto si possa pensare.

I nordcoreani infatti basano gran parte delle loro telecomunicazioni su network cinesi, i quali quindi sono in possesso di tutti i dati necessari per stanare gli eventuali colpevoli.

UN ATTACCO DI “CYBER-VANDALISMO”

Obama ha comunque negato che l’attacco informatico a Sony sia stato un atto di guerra, definendolo piuttosto un atto di cyber-vandalismo. Un atto di grande dimensioni che ricevere una “risposta proporzionata”.

Venerdì Obama aveva lanciato una frecciata a Sony, criticando l’azienda per avere ceduto alle minacce e non facendo uscire The Interview nei cinema. Sony ha tuttavia risposto criticando a sua volta i cinema stessi, rei di avere tolto il film dalla programmazione.

La Cina accetterà di aiutare gli Stati Uniti? La Nord Corea continuerà a negare ogni coinvolgimento o ci saranno colpi di scena?

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Managing editor ed Editor-in-Chief del sito. Ha una laurea in Lingue e istituzioni economiche e giuridiche dell'Asia Orientale (Università Ca Foscari) e un Master in International Publishing (London City University). Vive a Londra, dove lavora come SEO copywriter e data analyst.

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