
Elon Musk
Nel novembre dello scorso anno, Elon Musk aveva introdotto l’idea di creare una base satellite per la connessione internet, e la scorsa settimana lo stesso Musk è entrato nei dettagli del suo piano da $10 miliardi per costruire un network nei prossimi cinque anni. Adesso diverse fonti riportino l’intenzione di Google di investire in tale progetto.
Secondo una fonte non specificata, Google ha deciso di valutare SpaceX sopra i $10 miliardi, e l’inclusione di altri investitori porterebbe al crescere del capitale. Per Google non è nulla di nuovo, in quanto non sarebbe il primo progetto in cui investirebbe per creare network per portare internet nelle zone remote del pianeta (da ricordare infatti il Project Loon, una serie di palloni giganti che dovrebbero trasmettere verso le zone remote il segnale internet).
Negli ultimi anni Google ha cercato di lavorare in un progetto che involvessero un satellite con l’esperto di settore Greg Wyler, il quale lasciò il progetto per fondare una compagnia sostenuta da Qualcomm e Virgin chiamata OneWeb (ad un certo punto l’anno scorso, OneWeb, conosciuta all’epoca come WorldWu, sembrava stesse diventando partner con SpaceX).

Sir Richard Branson
Il progetto, nel quale Sir Richard Branson sta investendo parte del proprio patrimonio personale, è basato sulla tecnica di collegare diversi satelliti attraverso gli spettri di specifiche onde radio. La nuova idea di Musk, invece, presumibilmente connetterà i satelliti con un sistema basato sul laser.
I micro-satelliti ruoteranno attorno alla terra ad un altitudine di appena 1210 km, che è decisamente inferiore alla tipica orbita utilizza per i satelliti (35406 km). I fattori più vantaggiosi di avere internet in orbita – in contrapposizione alle opzioni disponibili, quali la fibra ottica – sono la velocità e la copertura. “La velocità della luce è il 40% più veloce nel vuoto dello spazio che nella fibra ottica”, dice Musk. Il network migliorerebbe così la copertura soprattutto nelle aree rurali e meno connesse al mondo.