Il garante italiano può ora entrare in casa Google

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Google sarà soggetta a verifiche periodiche da parte del Garante per la protezione dei dati personali italiano, al fine di controllare l’effettiva adozione delle misure a tutela della privacy degli utenti italiani richieste dal Garante. L’accordo prevede la possibilità di effettuare controlli direttamente presso la sede di Mountain View. È la prima volta che Google permette verifiche di questo tipo da parte di un membro dell’Unione Europea.

Google avrà tempo fino al 15 gennaio 2016 per adeguarsi alle richieste e dovrà aggiornare il Garante con cadenza trimestrale. Le indagini furono aperte perché nel Marzo 2012 Google condensò 70 diverse privacy policy in una sola informativa generale, applicata a tutti i servizi Google.

LE RICHIESTE DEL GARANTE

Le principali richieste sono le seguenti:

  1. Google dovrà rendere chiare le condizioni e termini d’uso e differenziarle in base ai servizi. Non più una sola policy per tutto il pacchetto Google, ma singole informative per Youtube, Gmail, Chrome e tutti gli altri servizi. Le informative dovranno specificare anche le modalità e finalità del trattamento dei dati degli utenti (nel caso, ad esempio, di triangolazione di dati diversi da servizi diversi).
  2. Google dovrà ottenere il consenso informato a proposito dell’utilizzo dei dati da parte degli utenti. Agli utenti ‘dovrà comunque essere garantito il diritto di opporsi al trattamento dei propri dati per finalità di profilazione’.
  3. Google dovrà garantire il diritto all’oblio degli utenti, fornendo tempistiche precise per la cancellazione dei dati.

NON SOLO PRIVACY

In un’intervista al Sole 24 Ore, il Garante Antonello Soro sostiene che la tutela dei dati personali non riguarda solo la privacy dei singoli utenti, ma anche la sicurezza nazionale. ‘Se disponiamo di grandi banche dati pubbliche e private non sufficientemente protette, noi abbiamo allargato a dismisura la superficie di attacco del terrorismo, anziché restringerla’.

Nel caso di Google questo tipo di preoccupazioni potrebbero sembrare fuori posto, ma è importante che le aziende (italiane e non) siano monitorate per assicurarsi che non usino impropriamente i nostri dati, che li conservino al sicuro e che li cancellino quando richiesto.

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About Author

Nato a Milano, classe 1991. Si è laureato all’Università Statale in Filosofia. Ora vive a Londra, dove studia International Publishing alla City University London.

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