Amazon, indagine antitrust per la distribuzione di ebook

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La Commissione Europea ha aperto un’indagine formale antritrust per controllare il modo in cui Amazon distribuisce e-book, nonché i rapporti della compagnia con le varie case editrici.

AMAZON E LA SINDROME DA OK IL PREZZO È GIUSTO

In particolar modo la Commissione Europea vuole investigare le clausole presenti nei contratti che “impongono agli editori di informare Amazon di eventuali accordi migliori o comunque diversi accordi offerti ai competitors e [impongono agli editori]di offrire ad Amazon condizioni simili a quelle offerte ai competitors”. In poche parole si può riassumere così: Amazon vuole che le case editrici rivelino sempre quali accordi hanno con i concorrenti. Inoltre, in fase di contrattazione le case editrici devono offrire ad Amazon condizioni vantaggiose almeno quanto quelle offerte ai concorrenti.

La Commissione Europea teme dunque che le aziende che si occupano della distribuzione di e-book si trovino enormemente svantaggiate di fronte a tali clausole. Che senso avrebbe infatti investire in nuovi modelli di business quando sai già in anticipo che Amazon potrà avvalersi degli stessi benefici con la casa editrice? Competere con Amazon è già abbastanza difficile vista la capacità luciferina di Jeff Bezos di distruggere la concorrenza, giocare ad armi pari sarebbe già un grande aiuto per i concorrenti.

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Jeff Bezos, CEO di Amazon

Jeff Bezos, CEO di Amazon

VIOLAZIONE NORME ANTITRUST OPPURE NO?

Se la Commissione stabilirà questo stato delle cose, saremo in presenza di una chiara violazione delle normative europee in materia di antitrust, visto che l’abuso di una posizione di mercato dominante è proibita.

I portavoce di Amazon hanno comunque dichiarato di essere sereni: “Amazon ha fiducia che i nostri accordi con le case editrici sono legali e nei migliori interessi per i lettori. Speriamo di poterlo dimostrare in tempi brevi anche alla Commissione Europea, visto che per tutta la durata di questo processo collaboreremo nella maniera più completa”.

A quanto pare le prime indagini si focalizzeranno sugli e-book inglesi e tedeschi, soprattutto dunque su quelle clausole MFN (Most Favoured Nation) che garantiscono ad Amazon di avere sempre il prezzo più vantaggioso (un libro non può essere disponibile a un prezzo più basso neppure sul sito della casa editrice).

La sede della Commissione Europea a Bruxelles

La sede della Commissione Europea a Bruxelles

LA VICENDA DA UN’ALTRA VISUALE

Non c’è una scadenza precisa ancora, ma è probabile che nel giro di qualche settimana sapremo qualcosa di più.

C’è tuttavia un aspetto da considerare. Le clausole Amazon permettono alla compagnia di mantenere i prezzi più bassi della concorrenza, vero, ma da un punto di vista del consumatore siamo sicuri che questo sia necessariamente un male? Questa situazione infatti significa che quando io navigo su Amazon so che troverò i prezzi più bassi online.

Ciò detto, la reale situazione di pericolo è più riferita a un discorso di concorrenza tra distributori. Alla Commissione l’ultima parola.

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Managing editor ed Editor-in-Chief del sito. Ha una laurea in Lingue e istituzioni economiche e giuridiche dell'Asia Orientale (Università Ca Foscari) e un Master in International Publishing (London City University). Vive a Londra, dove lavora come SEO copywriter e data analyst.

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