HarperCollins US sta incoraggiando i propri autori a vendere direttamente dalla piattaforma della casa editrice, offrendo royalty più alte rispetto ai normali accordi. Il nuovo programma di e-commerce permetterà agli autori di guadagnare un 10% netto in più nelle royalty provenienti da libri stampati, ebook, e audiolibri venduti attraverso il sito HarperCollins.

Brian Murray
Agli autori basterà aggiungere un pulsante “Compra” sul proprio sito, in modo che i lettori siano reindirizzati al sito di HarperCollins (www.hc.com) per completare l’acquisto, o in alternativa potranno integrare l’intero meccanismo del carrello della spesa. Un sistema semplice insomma, facilmente utilizzabile e applicabile anche agli autori con una scarsa conoscenza informatica.
Per ora l’iniziativa è valida solo su territorio americano, ma in caso di buoni risultati è molto probabile che la casa editrice decida di estendere la prassi su scala globale. Nella lotta ad Amazon e alla sua quota di mercato, HarperCollins è sempre stata una dei più innovativi antagonisti, grazie a una politica di sviluppo incentrata sull’ambiente digitale.
Brian Murray, presidente e CEO della compagnia ha dichiarato:
Anche se la nostra priorità è quella di vendere libri attraverso il maggior numero di canali di vendita possibili, siamo felici di garantire una piattaforma che i nostri autori potranno usare per vendere direttamente. I nostri autori possono anche essere certi che i loro libri saranno sempre disponibili sul nostro sito, anche nel caso in cui siano difficili da reperire o ottenibili dopo lungo tempo da altre parti. Poiché noi vediamo questo programma come sia un servizio per i nostri autori che una partnership con loro, chi di loro parteciperà riceverà guadagni aggiuntivi.
L’idea di focalizzare l’attenzione sulle pagine web degli autori potrebbe rivelarsi una mossa intelligente, e HarperCollins non è nuova a questo genere di mosse. Anche in passato infatti la casa editrice aveva partecipato allo sviluppo dei siti internet di alcuni dei suoi autori di punta (come George R. R. Martin), nella speranza di sfruttare l’attaccamento dei fan e impedire loro di comprare i libri da altre parti (soprattutto Amazon). Tuttavia, la sensazione è che l’idea possa funzionare solo per i cosiddetti self-brand authors, ovvero quegli scrittori così famosi (come Martin appunto, o J. K. Rowling) da essere in grado di attirare sulle proprie pagine un gran numero di lettori. Ma come potrebbe un autore in erba o comunque alle prime armi ottenere reale profitto da una simile politica? Vedremo tra un paio di mesi come saranno andate le cose per HarperCollins US e i suoi autori.
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