Se pensiamo a personaggi dei videogiochi che hanno fatto la storia a cavallo tra gli anni ottanta e novanta non possiamo che pensare a due in particolare: Sonic the Hedgehog e Super Mario.
Il primo appartenente alla scuderia SEGA, mentre il secondo a quella Nintendo. Da un punto di vista storico/cronologico, Super Mario nasce prima di Sonic (1985 vs 1991), e infatti SEGA ha ideato il personaggio per riuscire a contrastare la popolarità dell’idraulico (e per poter aver la propria mascotte).
SONIC, IL FIGLIO DEGLI ANNI NOVANTA
Sicuramente negli anni novanta, quando entrambe le sopracitate case di videogiochi giapponesi producevano entrambe console la battaglia si gareggiava alla pari; basti infatti pensare alla combinazione Mega Drive e Sonic, che insieme riuscirono a entrare nelle case e nei cuori di molti.
Sfortunatamente però, l’uscita di SEGA dal settore delle console ha fatto sì che la compagnia iniziasse ad investire troppo su spin-off della saga di Sonic, finendo presto le idee. Questo ha portato per esempio poco tempo fa all’annuncio della chiusura del loro ufficio a San Francisco ad inizio primavera, con la perdita di 300 posti di lavoro e la decisione di focalizzare la propria attenzione su sviluppo per PC e mobile.
Col tempo la serie non è riuscita a catturare l’attenzione dei più giovani, perdendo così la possibilità di mantenere vivo Sonic. Spin-off dopo spin-off, SEGA ha cercato più il profitto rispetto al trattare con cura la sua mascotte. E qui parlano chiari i numeri delle ultime vendite di Sonic Boom, dove le due versioni per Nintendo Wii U e 3DS hanno venduto appena 490.000 copie.
SUPER MARIO, EROE SENZA TEMPO
Se pensiamo a Super Mario e Nintendo invece, la serie continua ad essere di successo. Tutti conoscono Mario e Luigi, per non parlare di Mario Kart che l’anno scorso è uscito con l’ottavo capitolo. Inoltre ad ogni uscita di una nuova console di casa Nintendo, sappiamo che avremo la possibilità di giocare con un nuovo capitolo di Super Mario o con l’altra serie di successo, Zelda.
Inoltre una grande differenza risiede nelle personalità dei due personaggi: Sonic è presuntuoso, sicuro di sé e cerca di cambiare il mondo. Negli anni novanta questo carattere sicuramente ha funzionato, ma proprio perché era un’epoca completamente diversa da quella in cui viviamo oggi, e le generazioni successive non si sentono connesse al personaggio.
Al contrario, Mario è rimasto costante nel tempo e non ha mai cercato di sfidare il mondo. E’ simpatico, quasi vulnerabile e un po’ infantile, ma resiste al tempo e in qualche modo vi si adatta. Sonic è sicuramente un rappresentante degli anni novanta, epoca in cui forse sarebbe dovuto rimanere, perché non si riesce ad adattare ai tempi moderni.
LA FINE DI SONIC?
Purtroppo non c’è una risposta o una soluzione che posso dare riguardo la situazione di Sonic. Sicuramente SEGA ha provato più volte a riproporre il personaggio, in diversi videogiochi o modificandone lievemente l’aspetto, ma a poco sembra essere servito.
Il problema non risiede solo nella mascotte della compagnia, ma nella gestione della compagnia stessa. Forse se nel tempo si fosse operate strategie di marketing e produzione più accurate, Sonic e SEGA non si ritroverebbero nella situazione che stanno vivendo adesso.
Forse un modo per salvare Sonic c’era, ma a questo punto le possibilità di un suo ritorno in auge sono minime.