Lo scorso 25 luglio, Alex Palmer ha pubblicato su Publishers Weekly un articolo molto interessante su come promuovere in maniera efficace i libri per bambini, il tutto ovviamente nel magico mondo del self-publishing.
Si parte con un’annotazione piuttosto arguta:
I social media e gli altri strumenti online hanno reso più facile per gli autori connettersi con i propri lettori, ma hanno anche reso più difficile per i titoli self-publishing farsi notare.
I libri per bambini sono in effetti da sempre uno dei prodotti editoriali più difficili da pubblicizzare, in quanto il vostro target è doppio: i genitori e i figli. Questo perché il processo che porta all’acquisto del libro è molto volubile e dipende da tutta una serie di variabili interconnesse. Perché infatti si compra un libro per bambini?
I casi sono due:
- Il pupo vuole leggere.
- Il genitore (o comunque un parente) vuole che il pupo legga.
Se volete che il vostro libro venga acquistato dovete quindi essere in grado di “acchiappare” sia il bambino che l’adulto, in quanto creare un prodotto che piaccia solo a una delle due categorie si rivelerebbe in un fiasco. I genitori tendono a essere ultra protettivi quando si parla dei propri figli, soprattutto quelli più piccoli, quindi un eventuale “passaparola infantile” (ovvero i bambini amano questo libro) non comporterebbe necessariamente un aumento delle vendite. Se il prodotto infatti non superasse il controllo genitori, difficilmente questi deciderebbero di compararlo.
Viceversa un libro che piaccia solo ai genitori non sarebbe in grado di fare breccia nei tenere cuori assetati di storie dei bambini. In alcuni casi sì ovviamente, ma in questo caso il “passaparola adulto” sarebbe molto più pericoloso (“Si a me il libro piaceva, ma a mio figlio non molto…” non è una grande pubblicità).
Pubblicizzare un libro per adulti è quindi più facile, ma questo rende l’avventura più eccitante no?
Alex Palmer offre quindi 4 consigli su come destreggiarsi al meglio, e in questo post parleremo dei primi due.
COINVOLGIMENTO DEI FAN
Un libro ottiene spesso il suo supporto più importante da parte dei fan, e questo è vero soprattutto quando si parla di libri per bambini: i parenti entusiasti e i loro figli diventano quasi evangelisti per i personaggi che amano. Accattivarsi queste “risorse” è un processo che può iniziare già nelle prime fasi di stesura del libro, facendo girare la voce attraverso una campagna Kickstarter o Indiegogo ad esempio.
Trovate il vostro pubblico quindi, e fate in modo che si affezioni fin da subito al libro. La cosa interessante del consiglio di Palmer è che non bisogna aspettare che un libro sia già pubblicato, ma potete iniziare fin da subito. Avere una solida base di fan può portare a ottimi risultati, perché in alcuni casi questi fan possono anche finanziare direttamente il vostro progetto. Anche se non entrassero soldi in maniera diretta, avere fan vuol dire avere un passaparola continuo e di prima qualità.
Non potete comunque entrare in contatto con i vostri lettori se non attraverso i social media, quindi armatevi di pagine ufficiali su Twitter, Facebook, Instagram, YouTube e compagnia bella. In questo caso il vostro target sono i genitori, perciò preparate post che siano interessanti e in grado di spiegare perché comprare il vostro libro sia la scelta migliore da fare.