Creare una comunità: il ruolo dei coworking manager

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Dopo i primi post in questo blog, penso appaia ormai chiaro come negli spazi di coworking la dimensione della comunità sia fondamentale. Spazio, relazioni e innovazione: se si vuole formare una comunità che produce innovazione, bisogna prestare attenzione a tutti questi aspetti.

Uno spazio di coworking molto aperto

Uno spazio di coworking molto aperto

Per quanto riguarda lo spazio, questo deve essere costruito per stimolare le connessioni, dev’essere accogliente, prevedere luoghi dove possano essere incoraggiate le conversazioni e aumentare le opportunità di incontro (oltre che mettere a disposizione tutto quello che serve per lavorare, come una buona connessione Internet, meeting room, stampanti ecc).

Per quanto riguarda la comunità, tuttavia questa non si forma automaticamente quando le persone occupano lo stesso spazio. Quello che inizia come un gruppo di persone in cerca di uno spazio di lavoro, evolve in una comunità solo attraverso un’attenta animazione. Di vitale importanza è il ruolo dell’animatore di comunità, che costruisce capitale sociale, crea connessioni e cerca il modo per supportare i membri e le relazioni che tra questi si instaurano.

L’innovazione è quello che scaturisce quando lo spazio e la comunità stanno funzionando e interagendo nella maniera corretta.

Creatività al potere

Creatività al potere

Ma come si stimola la nascita di una comunità? Attraverso la cura, la cultura e le connessioni. Una volta che le «persone giuste sono nel posto giusto» è essenziale creare e mantenere una cultura di innovazione, creatività, divertimento e autenticità. Viviamo lo spazio tutti insieme, lavoriamo fianco a fianco in settori magari completamente differenti ma comunque confinanti, ed è proprio lì che nascono le nuove opportunità, le collaborazioni e le innovazioni, fondendo questi confini.

Per avere successo le persone devono interagire tra loro, condividere nuove idee, prospettive ed energie. In questo contesto emerge come fondamentale il ruolo della community builder.

Gli animatori ascoltano, adattano e diffondono le pratiche tra i membri. I manager hanno dunque l’obiettivo si far sì che i membri dello spazio traggano il massimo dalle sue (e le proprie) potenzialità. Come avremo modo di vedere, infatti, oltre a usufruire di un servizio, i coworker devono entrare a far parte di una rete di persone che si scambiano consigli, informazioni e conoscenze, fino ad arrivare a trovare nuove opportunità (ricordate che la serendipity in uno spazio di coworking viene accelerata?).

Tante piccole idee possono portare a un grande risultato

Tante piccole idee possono portare a un grande risultato

Le persone che frequentano lo spazio sono concentrate sul proprio progetto e quindi si affidano agli ‘animatori’ affinché li guidino nell’integrazione. I membri attribuiscono ad essi una posizione di rilievo, che determina il benessere all’interno dello spazio.

Per riprendere il filo conduttore degli scorsi articoli, e cioè lo scoprire il valore aggiunto di uno spazio di coworking, si può affermare che il ruolo giocato dai manager sia fondamentale. Se provassimo ad immaginare uno spazio di coworking senza persone che si dedicano ad animarlo, dovremmo senza dubbio pensarlo come un luogo più spento, dove le connessioni e collaborazioni tra i membri stentano a nascere.

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Italiana a Bxl, neo laureata in Gestione delle organizzazioni, ora mi occupo di marketing, comunicazione e organizzazione di eventi presso Betacowork Coworking Brussels. Referente per il Belgio del Coworking Wiki.

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