Nel post precedente vi ho elencato i vantaggi di avere un sito e-commerce. Ovviamente non è tutto oro quello che luccica e anche il commercio elettronico ha i propri aspetti negativi che vi presenterò a breve.
1. MANCANZA DI UN CONTATTO UMANO E DEL PRODOTTO
Sicuramente il problema principale dell’e-commerce è che non è possibile instaurare una relazione con il cliente. Tutto il processo avviene elettronicamente, anche lo scambio di comunicazioni sono tramite chat o e-mail. Inoltre, quando si fanno acquisti online l’esperienza è completamente diversa anche per quanto riguarda l’acquisto del prodotto stesso.
Toccare con mano, analizzare, essere sicuri che è davvero quello che si vuole sono azioni che purtroppo non avvengono quando si fanno acquisti online. Questo rende più fredda tutta l’esperienza di acquisto.

2. RITARDO NEL RICEVERE UN ACQUISTO
Quando compriamo in un negozio fisico l’esperienza è piuttosto semplice e diretta. Facciamo l’esempio dell’acquisto di un libro: andiamo in libreria, sfogliamo qualche pagina, leggiamo il retro del libro; una volta che abbiamo compiuto la nostra scelta, dobbiamo semplicemente recarci alla cassa, pagare, ricevere lo scontrino e lasciare il negozio. L’acquisto è completato e abbiamo la nostra lettura pronta per la sera. Quando acquistiamo online invece ci sarà sempre un ritardo nel ricevere l’oggetto che si acquista. Anche effettuando la consegna veloce per ricevere l’oggetto quanto prima, quel “quanto prima” sarà sempre domani.
Ci sono però alcuni eccezioni. Quando acquistiamo contenuti digitali (come per esempio un e-book), questo diventa usufruibile subito, non dobbiamo aspettare nessuna consegna. Inoltre realizzando quanto i tempi sono cambiati e che i clienti online si aspettano una spedizione veloce ed efficiente, Amazon sta iniziando ad offrire ai suoi clienti londinesi e abbonati a Prime spedizioni in un’ora (se volete leggere di più, l’articolo è qui).
3. I PREZZI POSSONO ESSERE FACILMENTE PARAGONABILI
Uno svantaggio che sicuramente è da sottolineare per tutti i venditori online è che dal punto di vista del consumatore un controllo e un paragone dei prezzi è semplificato e molto più veloce da effettuare. In passato un prodotto poteva essere offerto da due negozi distanti tra loro e il consumatore sarebbe dovuto andare in entrambi i negozi per controllare quale fossero i prezzi.
Oggi invece se il cliente vuole controllare il prezzo di un prodotto deve semplicemente compiere pochi click online e verificare mentre siede tranquillamente davanti il proprio PC. Se è uno svantaggio per i commercianti, per i clienti è invece un vantaggio che fa risparmiare tempo (e denaro). Inoltre è da notare che se l’acquisto fosse avvenuto offline, si sarebbe potuto discutere con il cliente e trattare sul prezzo, creando magari una relazione col cliente stesso. Con un acquisto online invece, se il cliente vede che il prodotto costa meno su un altro sito o presso un altro rivenditore questo risulta come perdita di una possibile vendita.

4. PROBLEMI CON LE FRODI
Il rischio di frode è sicuramente una delle preoccupazioni più grandi che si hanno quando si compra online. Ovviamente con grandi marchi che sono riconosciuti da tutti il timore è minore, anche perché altrimenti non sarebbero in grado di creare i profitti che creano. Ma con marchi indipendenti ci sono sempre dubbi sulla sicurezza e se i nostri dati siano davvero al sicuro. Questo potrebbe scoraggiare molti dall’acquistare online nonostante negli ultimi anni servizi sempre più sicuri siano stati introdotti (come ad esempio PayPal).
5. PERIODI DI DOWNTIME
Se il vostro sito per qualche motivo fosse fuori servizio (per esempio potrebbero esserci problemi col server o con l’hosting) questo risulterebbe in una perdita di clienti. Se infatti il vostro sito non è accessibile, i visitatori non possono fare acquisti e questo si rifletterebbe in calo delle vendite per quel periodo in cui il sito non è funzionale.

6. TASSAZIONE E LEGGI INTERNAZIONALI
Il commercio elettronico è qualcosa di relativamente nuovo. Questo comporta che le leggi che lo dovrebbe tutelare non sono ancora molto chiare e ogni Paese legifera secondo i propri bisogni e i casi che accadono sul territorio nazionale. Questa comporta molta confusione su come ci si deve comportare e su quali leggi attuare. Ad esempio nel Regno Unito si può vendere alcol a tutti coloro che hanno compiuto il diciottesimo anno d’età, mentre in America l’età si alza a 21. Cosa significa questo per il rivenditore? Una compagnia di alcolici che vende a livello globale con base nel Regno Unito deve seguire la legislazione del paese in cui vende o quello in cui ha sede?
Per evitare qualsiasi tipo di problema, bisogna sempre informarsi ed essere sicuri che anche per quanto riguarda la legge si rispetti sia quella in cui si ha sede tanto in quella in cui si vende. Ricordiamo per esempio che la legge Levi richiede che si paghi l’IVA dei libri e degli e-book rispettando la legislazione del paese in cui il contenuto viene venduto (se volete sapere di più potete leggere l’approfondimento di Mariafrancesca qui). Questo comporta che l’essere aggiornati sui mutamenti che avvengono a livello legislativo in materia di e-commerce è essenziale per poter riuscire con successo nel proprio business online.
Concludendo ci sono possono essere svantaggi nell’e-commerce come abbiamo visto in quesot post ma ci sono molte soluzioni che vengo in nostro soccorso per limitarli. Ad esempio usare sistemi di pagamento che assicurano al cliente la tutela dei loro dati anagrafici e delle proprie carte di credito per tranquillizzar loro sulla sicurezza dei pagamenti che avvengono sul proprio sito; oppure offrire sconti e offerte qualora possibile per poter ridurre la perdita di clienti qualora questi confrontassero i prezzi. Insomma ci sono degli svantaggi che possono risultare difficili da superare, come ad esempio la consegna immediata del prodotto, ma per il resto una soluzione la si può sempre trovare.
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