L’m-commerce: l’evoluzione dell’e-commerce

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Da quando utilizziamo i nostri smartphone e tablet, siamo costantemente collegati al mondo e questo ci permette di conoscere le ultime notizie, comunicare con amici e familiari dall’altro capo del mondo, aggiornare i nostri profili social e usufruire di Google per cercare tutto quello di cui abbiamo bisogno. E poi ovviamente possiamo acquistare cibo, libri, mobili e tutto quello che sentiamo il bisogno di possedere, e il tutto verrà poi consegnato direttamente a casa.

Questa evoluzione tecnologica ha influenzato la nostra vita non soltanto a livello individuale, ma anche sociale ed economico. Molte aziende hanno iniziato a capire l’importanza dei piccoli dispositivi mobili nella vita di tutti i giorni e questo le ha portate ad adattare le loro strategie nel tentativo seguire le nuove tendenze generate dagli utenti. Applicazioni, siti che si adattano automaticamente al dispositivo da cui vengono visualizzati, articoli su blog e video promozionali: un’evoluzione che ha portato sempre più persone all’acquisto di prodotti e servizi tramite un dispositivo portatile.

Una coppia in mezzo agli scatoloni

Qualcuno si è dato allo shopping selvaggio…

L’ARRIVO DELL’M-COMMERCE

Questo massiccio utilizzo dei nostri dispositivi mobili si rispecchia non solo nel modo in cui riceviamo notizie o ricerchiamo informazioni, ma anche nell’acquisto online di prodotti di vario genere. Siamo passati infatti dall’e-commerce all’m-commerce: se un sito non ha un’interfaccia adatta per la visualizzazione da dispositivo mobile, la scelta finale dell’utente che sta utilizzando uno smartphone o un tablet ne sarà senza dubbio influenzata.

M-commerce è l’abbreviazione di mobile commerce, ovvero il commercio mobile (ne avevo già accennato nel primo post di questo blog). Con questo termine si vogliono indicare tutte quelle transazioni che avvengono con l’utilizzo di un dispositivo mobile. Infatti, secondo quanto riportato da SmartInsightsben l’80% degli utenti che utilizzano internet possiede uno smartphone. È un dato incredibile e che ci aiuta a capire il perché l’attenzione verso i dispositivi mobili debba essere una priorità per tutti coloro che possiedono un sito internet. Sempre dallo stesso report si può notare come il tempo per il consumo di internet sia pari al 51% del totale (i dati si riferiscono agli utenti americani).

La crescita nell’utilizzo di smartphone e tablet per accedere ad internet ha portato molti consumatori ad utilizzarli per poter comprare e vendere prodotti, in un modo sempre più mobile e meno fisso, legato sempre più all’acquisto mentre ci si sposta. Ovviamente non tutti i settori sono influenzati allo stesso modo da questa rivoluzione (pensiamo ad esempio ai beni di lusso, il cui processo di acquisto può richiedere un tempo più lungo per essere completato, rispetto ad un bene di uso comune, come potrebbe essere una T-shirt e il cui prezzo è molto più accessibile di un gioiello). Ma nonostante ciò, anche settori che prima non sembravano essere interessati da questa evoluzione digitale, hanno iniziato a sentirne gli effetti. Secondo quanto riportato da InternetRetailing all’inizio dello scorso anno, il mercato inglese avrebbe conseguito transazioni tramite dispositivi mobili per un totale di £14.95 miliardi (€19 miliardi), con una crescita del 77,8%, superando così il resto il mondo. Dati che ci fanno ben capire l’importanza che smartphone e tablet hanno nella vita quotidiano degli utenti di internet.

QUALI SONO I DATI M-COMMERCE IN ITALIA?

Secondo quanto riportato dal report di ContactLab in collaborazione con Netcomm già nel 2013, ben 6.7% degli utenti italiani che utilizzano internet avevano comprato tramite un dispositivo mobile, un dato assolutamente importante e che ha portato all’evoluzione odierna. Nel 2015 un totale di €16.61 miliardi (il doppio di quanto riportato nel 2010) sono stati spesi acquistando beni online, come riportato dalla tabella sottostante, con un aumento del 16% rispetto il 2014, secondo quanto riportato dalla ricerca dell’Osservatorio eCommerce B2c promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano e da Netcomm.

L'e-commerce (e m-commerce) in Italia (fonte Osservatori.net) - Gamobu

Sempre secondo la ricerca, il 36% della popolazione italiana compie un acquisto online nell’arco di tre mesi, mentre consumatori abituali (ovvero che comprano una volta al mese almeno) si aggirano attorno agli 11,1 milioni, con acquisti medi del valore di €89 , con una ripartizione quasi pari tra prodotti e servizi. Il dato che però ci interessa di più è quello relativo all’m-commerce: gli acquisti che sono avvenuti tramite smartphone sono cresciuti del 64% e superano €1.7 miliardi, valendo un totale del 10% dell’e-commerce italiano nel 2015, a cui se aggiunti i tablet raggiunge ben il 21%. I dispositivi mobili quindi non sono più utilizzati solo per ricercare prodotti, ma diventano parte integrante del processo di acquisto.

CONCLUSIONE PER I MARKETERS

I dati quindi parlano chiaro: sempre più acquisti vengono effettuati da un dispositivo mobile, motivo per il quale è importante una strategia dedicata solamente a questa categoria. L’attenzione va quindi posta su come il proprio sito è accessibile da questi dispositivi, ma anche su come vengono presentati i prodotti, perché sempre più persone accedono ad internet tramite dispositivi mobili. Come venditori è bene quindi tenere a mente l’evoluzione digitale influenzata dai nostri visitatori. Ad esempio, se seguendo Google Analytics notiamo un incremento dell’utenza da dispositivi mobili, dobbiamo adeguarci e costruire/modificare il nostro sito in modo tale da offrire la stessa esperienza da qualsiasi piattaforma i nostri visitatori utilizzino.


Hai qualcosa da aggiungere o hai bisogno di qualche consiglio sull’e-commerce in generale? Commenta l’articolo qui sotto o scrivimi a ivan@gamobu.eu.

About Author

Ha una laurea in Lingue e istituzioni economiche e giuridiche dell'Asia Orientale e un master in marketing. Ha sviluppato un interesse per il digital marketing e l'e-commerce. Dopo 10 anni a Londra e un passaporto blu dopo, si trasferisce a Parigi a fine del 2021 per gestire a livello europeo due brand online per la multinazionale del lusso LVMH.