Buongiorno cari lettori! Dopo una settimana di pausa torno con il mio ormai classico post del mercoledì sul coworking (d’ora in poi scriverò ogni due settimane). In generale mi diverto a leggere gli articoli della serie “10 cose che…10 motivi…” etc. Ecco allora che oggi vi propongo il mio primo post/elenco. I 10 motivi per cui lavorare in uno spazio di coworking è meglio che lavorare in un bar con wifi.
Sappiamo che lavorare da casa può essere difficoltoso. Solitudine, mancanza di concentrazione, pochi stimoli e molto altro. Pur di scappare dalla solitudine si potrebbe pensare che andare a lavorare in un bar con una connessione wifi possa essere sufficiente per risolvere questi problemi. Ma sono altre le situazioni spiacevoli a cui si va incontro. Voilà quindi 10 motivi per cui la soluzione (ovviamente) è il coworking.

- Un bar non può che essere rumoroso. Persone che entrano e escono, bambini che schiamazzano, le macchine del caffè in fermento continuo. Non proprio un ambiente adatto per concentrarsi e portare a termine un buon lavoro. Perché il coworking? Beh, niente rumori fastidiosi, se non le chiacchiere dei tuoi “colleghi”.
- La solitudine è tra le maggiori problematiche che chi lavora da casa deve affrontare quotidianamente. Sicuramente lavorare in un bar non cambia questa situazione. Certo, si è circondati da persone, ma non si creeranno legami. In uno spazio di coworking invece si ha la possibilità di creare veri legami con le persone con cui condividi l’ufficio.
- E come la mettiamo quando si deve andare in bagno? Lasciare il proprio pc incustodito potrebbe essere pericoloso, come anche fastidioso è dover chiedere a uno sconosciuto di guardare le vostre cose. In uno spazio di coworking questo problema non lo avrete mai, potete lasciare i vostri affetti personali sulla scrivania e passare tutto il tempo che volete in bagno.
- Trovate triste mangiare a pranzo da soli? Al bar sicuramente hai la possibilità di mangiare con qualcuno…in un tavolo di fianco a te! Questo non risolve il problema della solitudine. In un coworking troverete sempre qualcuno con cui condividere il pranzo.
Due ragazzi indaffarati al bancone di un pub [Fonte: thenypost.com] - Per lavorare, concentrarsi e essere produttivi è necessario essere comodi. Pensate davvero che passare una giornata su uno sgabello in un bar vi aiuti a concentrarvi? Iscrivetevi in un coworking, dove troverete comode sedie da ufficio e, dite addio al mal di schiena!
- Cosa succede quando avete bisogno di stampare? In un bar di certo non trovate una stampante di fianco alle ciambelle. Allora dovete impacchettare tutte le vostre cose, cercare un posto dove stampare per poi tornare al bar. Complicato no? Meglio il coworking, dove c’è sempre una stampante pronta all’uso.
- Se passi una giornata al bar sei spinto a mangiare schifezze, tra brioche, panini e tramezzini la tua dieta sicuramente ne risentirà. In aggiunta al fatto che passando molto tempo i un bar si ci sente “obbligati” a comprare qualcosa in continuazione. In un coworking potrete sfruttare la cucina che lo spazio offre, o portarvi un sano pranzo da casa.
Chi non vorrebbe lavorare in un pub così? [Fonte: media0.trover.com] - Il networking professionale non si fa al bar. Quanti di voi possono dire di aver trovato dei clienti al bar? Solo pochi fortunati penso. In uno spazio di lavoro condiviso invece le occasioni di incontro sono create, accelerate. Eventi, workshop, tutto orientato al miglioramento della vostra carriera professionale.
- E come si fa quando si vuole ricevere alcuni clienti? Un appuntamento al bar non è propriamente professionale. In uno spazio di coworking invece vi basterà riservare una sala riunioni e il vostro appuntamento prenderà tutt’altra forma.
- Il wifi è ovviamente fondamentale per lavorare in modo produttivo. Siamo sicuri che la connessione in un bar sia abbastanza stabile? Provate quella di un coworking e sono certa che non avrete sorprese.
Convinti? Non vi resta che cercare il coworking più vicino a casa vostra, testarne la magia e continuare ad andare al bar…ma per bere una birra con i nuovi “colleghi”. Sono sicura che troverete anche altri motivi, twittatemeli @LaSaz.