Benvenuti amici lettori, benvenuti nel mondo del self-publishing!
In questo spazio (per ora bisettimanale) parlerò di un fenomeno che negli ultimi anni mi ha affascinato sempre più, a maggior ragione da quando ho iniziato a lavorare nell’editoria e posso così vivere il fenomeno da insider.
Permettetemi tuttavia di prendere una strada leggermente più lunga prima di iniziare questa nostra avventura, così da potervi presentare una persona che ai fini della storia si rivelerà importante. Anzi facciamo due.
INTRODUZIONE AL SELF-PUBLISHING
In principio fu John Locke.
Non sto parlando di uno dei personaggi della serie TV Lost, ma di un 64enne portoricano dalla vita piuttosto interessante e i cui dettagli saranno probabilmente raccontati meglio in uno dei prossimi articoli. Il motivo per cui ho voluto presentarvi ora quest’uomo è perché John Locke è stato il primo autore a vendere più di un milione di e-book attraverso il self-publishing su Amazon. Certo, Racconto di Due Città di Dickens è ancora lontano… ma John Locke è un caso sintomatico di un fenomeno in continua crescita e dal futuro accattivante.
Un esempio ancora più chiaro può essere quello di E.L. James, autrice americana la cui saga Fifty Shades of Grey era nata dapprima come fan fiction online per poi essere autopubblicata a spese della stessa James. I tre titoli della serie hanno venduto per ora più di 125 milioni di copie nel mondo e di fronte a questi numeri nessuno ride più delle peripezie sessuali di Mr Grey e della sua segretaria.
Sappiamo quindi che self-publishing può voler dire pubblicare milioni di libri, sappiamo che c’entrano gli e-book e sappiamo che c’entra anche Amazon. Ora siamo finalmente pronti per affrontare il cuore di questo primo post: partiamo!
COS’È IL SELF-PUBLISHING?
Parlando in linea generica, il self-publishing è un processo che porta alla pubblicazione di un prodotto da parte del suo autore, senza che uno specifico produttore sia coinvolto.
Questo fenomeno può riguardare diversi settori (tra cui anche quello videoludico e quello musicale), ma visto che in questo blog parleremo soprattutto del mondo editoriale possiamo allora dire che il self-publishing è quel processo che porta un autore a pubblicare un proprio libro senza l’intermediazione di un editore. Piuttosto semplice, no?
Non si tratta tuttavia di un fenomeno moderno, per quanto si possa pensare in un primo momento. Il motivo consiste nel fatto che un autore può decidere di autopubblicarsi sia in versione digitale (ebook) sia in versione cartacea. Tra i primi esempi più eclatanti di opere in self-publishing ricordiamo Irma S. Rombauer, che nel 1931 pubblicò a proprie spese The Joy of Cooking, nel tentativo di dare una scossa alle proprie finanze che erano diventate piuttosto traballanti dopo la morte del marito.
PERCHÉ È IMPORTANTE?
Nel 2014 negli USA sono stati acquistati più di 185 milioni di e-book autopubblicati, 9 milioni invece quelli stampati tramite self-publishing. Questo vuol dire che di tutto il mercato editoriale americano il 14% è rappresentato da questi e-book indipendenti.
Il giro di affari è di 459 milioni di dollari, di cui 294 milioni direttamente nella tasche degli autori. Bei soldoni, ma affronteremo la questione dei guadagni degli scrittori autopubblicati nelle prossime settimane.
Il 2008 è stato poi un anno storico per il self-publishing, poiché per la prima volta il numero di libri auto-pubblicati ha superato quello dei libri stampati. Rispetto ai rampanti anni Trenta ovviamente si tratta soprattutto di e-book, e la diffusione di internet e dispositivi digitali ha sicuramente favorito l’esplosione del fenomeno.
FENOMENO POPULISTA? NO
Voglio subito sfatare un mito. Il self-publishing non è semplice e non è per tutti. Ci saranno post specifici in futuro sui pro e contro di questo sistema, ma in questo articolo introduttivo mi preme sottolineare come self-publishing non significhi “ehi ho scritto un libro, ora me lo pubblico da solo!”.
Il self-publishing è un fenomeno complesso che nella realtà diventa un processo ancora più articolato. Un autore che utilizza questo sistema infatti deve vestire anche i panni di altre figure, in primis quella dell’imprenditore di se stesso. Deve investire soldi nel proprio successo, trovare il modo di farsi del marketing efficace, pensare all’impaginazione e alla grafica del libro, nonché la sua effettiva stampa.
Pensate sia semplice? Non lo è. Essere un autore self-published può essere un lavoro a tempo pieno, a volte una scommessa rischiosa, ma se fatto nel modo giusto può anche cambiare la vostra vita in meglio.
CI VEDIAMO ALLA PROSSIMA
Spero questa introduzione vi sia piaciuta. Ovviamente è solo l’inizio, avremo molto di cui parlare nei prossimi post. Utilizzate lo spazio per i commenti qui sotto per farmi sapere se ci sono argomenti di cui volete si parli o se avete consigli da darmi! In alternativa potete contattarmi all’indirizzo email andrea@gamobu.eu
2 Comments
Bella parte introduttiva all’argomento. Aspetto i prossimi episodi. Bravo Andrea.
Ciao Michele, grazie sia del commento che dell’apprezzamento! Spero di avere aiutato tutti i naviganti che non hanno mai sentito parlare di self-publishing, un servizio molto affascinante ma anche molto complesso e che merita di essere analizzato come si deve. 🙂