Lo scorso Aprile è stato un mese per certi versi storico per Amazon. Per la prima volta infatti la compagnia fondata da Jeff Bezos ha scelto di denunciare ufficialmente 4 siti internet che offrivano recensioni a pagamento sul suo sito.
La battaglia tra Amazon e i truffatori era iniziata già più di un anno fa, e settimana scorsa la saga si è arricchita di un nuovo capitolo. Quello dello scorso Aprile è stato solo un riscaldamento, come dimostra il fatto che pochi giorni fa il colosso dell’e-commerce ha scelto di denunciare 1,114 utenti anonimi presenti su Fiverr. Per chi non lo sapesse, Fiverr è una piattaforma online dove è possibile assumere persone per i più svariati motivi: si passa dall’editing video al coding, passando anche per la compravendita di follower sui social media e – sorpresa sorpresa – recensioni fasulle sui siti e-commerce.
AMAZON VS FIVERR
Amazon non poteva più lasciare correre, considerando che su Fiverr c’erano in quel momento più di 680 persone che offrivano recensioni a pagamento. Non che fossero difficili da trovare, vi basta andare sul sito e scorrere l’elenco delle offerte. Non conoscendo mezze misure, Amazon ha anche scelto ti assumere (o meglio, contro-adescare) queste persone prima di denunciarle: una volta conclamato che stessero offrendo recensioni fasulle, è scattata l’azione legale.
LE PAROLE DI AMAZON
Nel documento presentato in tribunale, Amazon ha scritto: “Gli accusati stanno depistando i clienti Amazon e minando la credibilità del nostro brand, perseguendo il profitto proprio e di un gruppo di venditori disonesti. Amazon ha scelto di percorrere questa strada per proteggere i propri clienti da certi comportamenti, fermando gli individui disonesti e bloccando il loro ecosistema.”
Vedremo cosa deciderà il giudice, aspettando una decisione che avrà strascichi importanti per il futuro. Una condanna e l’eventuale pena potrebbero infatti fungere da deterrenti per eventuali trasgressori. Tutti i milioni di clienti Amazon sparsi per il mondo stanno già incrociando le dita.