Apple, Facebook e Microsoft contro Google

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Ai vecchi tempi, la più grande compagnia tech che era vista come il cattivo di turno e contro cui gli altri si erano uniti per farle battaglia era Microsoft.

Nel 2006, il Time titolava:"Possiamo fidarci di Google per i nostri segreti?"

Nel 2006, il Time titolava:”Possiamo fidarci di Google per i nostri segreti?”

Micorsoft era l’impero del male. E così i giganti di Google e Apple si erano uniti per sconfiggerla.

Il precedente CEO di Apple Steve Jobs era mentore dei cofondatori di Google Larry Page e Sergey Brin. L’ex CEO di Google Eric Schmidt sedeva nel consiglio di amministrazione alla Apple.

Adesso tutto è cambiato. Adesso il nemico comune è Google.

IL TRIUMVIRATO CONTRO GOOGLE

Negli ultimi anni, ci sono state diverse collaborazioni, implicite o esplicite, tra i tre giganti della tecnologia di consumo di massa: Apple, Microsoft e Facebook.

Riportiamo qui alcuni esempi:

  • Microsoft ha investito $15 miliardi in Facebook nel 2007;
  • Facebook genera entrate considerevoli tramite la sua applicazione per iOS. Plausibilmente, Apple potrebbe chiedere un pezzo di quel business, ma finora non c’è stato nulla del genere.
  • Apple ha integrato in profondità Facebook nel suo sistema iOS.
  • Siri di Apple è supportato da Microsoft. Tutte le richieste che sono fatte tramite Siri vanno ad aumentare le capacità di apprendimento del sistema Microsoft contro quello di Google.
  • Dopo aver acquistato Atlas nel 2007 per un valore di $6.3 miliardi, Microsoft ha venduto il suo ad network a Facebook nel 2013 per una cifra irrisoria. Adesso Atlas è al centro delle pubblicità di Facebook.
  • Apple e Microsoft hanno guidato un gruppo di compagnie che hanno comprato diverse patenti per il mercato della telefonia mobile, contrastando così Google che si è trovato costretto a comprare Motorola per $12 miliardi.

I SONNI POCO TRANQUILLI DI GOOGLE

Sundar Pichai, Senior Vice President di Google

Sundar Pichai, Senior Vice President di Google

Il sostegno tra le tre grandi compagnie contro Google si presenta in un periodo di difficile transizione per il colosso di Mountain View.

  • Il CEO Larry Page, frustrato dal ritmo di innovazione della compagnia, ha fatto un passo indietro dalle operazioni a base giornaliera, lasciando in controllo Sundar Pichai.
  • La pubblicità tramite ricerche online è la miglior fonte di guadagno sul web. Ma le persone oggigiorno usano molto di più i loro dispositivi mobili di quanto non usino i loro PC. Questo implica che Google non sta fatturando con le pubblicità quanto avrebbe fatturato un tempo.
  • Le persone cercano prodotti più su Amazon che su Google.
  • L’Unione Europea vuole distruggere Google, considerato un evasore di tasse.
  • Facebook ha deciso di competere con YouTube per le pubblicità video, e potrebbe anche vincere.

L’affermazione di un ex dipendente di Google “Penso che il 2015 sarà disastroso”, alla luce dei sopra citati fattori, potrebbe diventare realtà.

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About Author

Ha una laurea in Lingue e istituzioni economiche e giuridiche dell'Asia Orientale e un master in marketing. Ha sviluppato un interesse per il digital marketing e l'e-commerce. Vive e lavora a Londra come digital ed e-commerce manager.

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