La Russia non sta attraversando un periodo storico positivo, dopo gli scontri con l’Ucraina e le conseguenti sanzioni europee e americane, il calo del prezzo del petrolio e scelte della Banca centrale russa (Cbr) poco efficaci, il rublo ha perso fino all’80% del suo potere di acquisto.

LA SCELTA DI APPLE
Questo ovviamente ha preoccupato i venditori online, primo tra i quali c’è stata Apple. La compagnia di Cupertino ha infatti reso inaccessibile il suo sito in Russia in modo da dar tempo agli impiegati di rivalutare i prezzi.
Apple non ha accennato a quando il sito sarà di nuovo online. Finché il sito non sarà nuovamente disponibile, i consumatori russi dovranno rivolgersi a negozi di elettronica per ottenere i loro smartphone e Mac.
Il danno ricevuto da Apple è relativamente piccolo. IDC ha stimato che la compagnia del melafonino abbia venduto attorno 1.6 milioni di iPhones nel 2013 in Russia, un piccolo risultato considerando i 153,4 milioni venduti a livello globale.
E ORA?
Il fatto che Apple decida di rivalutare i propri prezzi a causa di una fluttuazione della moneta è sicuramente un segnale forte.
E’ anche importante puntualizzare come anche altre compagnie potrebbero accodarsi, decidendo che sia troppo rischioso tenere aperti i loro negozi e-commerce, e così la Russia potrebbe trovarsi senza molti negozi online che vengono dati per scontati in molti altri paesi. Vi terremo aggiornati sui nuovi sviluppi.