La pubblicità online sotto forma di banner ha le ore contate? Non lo pensano sicuramente gli addetti ai lavori delle compagnie che si occupano di ‘ad blocking’, ovvero bloccare i banner pubblicitari che vi appaiono ogni volta che aprite un sito internet. È infatti notizia recente la cessione di Adblock, probabilmente la più famosa estensione ad blocking per Chrome e Safari, che si è portata in dote la bellezza di 40 milioni di utenti.
L’IRONIA DI ADBLOCK
Lo sviluppatore di Adblock, Michael Gundlach, ha reso pubblico il passaggio di mano attraverso un pop up (ah, l’ironia!), anche se non è chiaro a chi sia stato venduto il software. Questo tipo di programmi ha avuto una crescita esponenziale negli ultimi anni, tanto da avere influito in maniera importante su come il marketing digitale si sia espresso recentemente. Ha senso per un cliente investire buona parte del proprio budget in banner pubblicitari, quando con Adblock e simili queste pubblicità verranno tranquillamente oscurate?
C’è chi ha trovato il modo di bloccare gli ad blockers (perdonate il gioco di parole), e tra gli esempi maggiori potremmo citare il Washington Post di Jeff Bezos, mentre la grande maggioranza dei players preferisce offrire ai propri utenti una certa dose di libero arbitrio. Molti si limitano ad esempio a sottolineare tramite pop up che la visione di un banner aiuta il sito a stare in vita.
Resta quindi grande interesse per capire chi abbia acquistato Adblock, visto che un suo cambio di politica potrebbe avere grandi ripercussioni su tutto il panorama dell’advertising digitale. Senza contare il fatto che utilizzare un software senza sapere chi ne sia il proprietario apre scenari molto inquietanti per tutti quei 40 milioni di utenti che finora si sono fidati di questo marchio.