Xiaomi, azienda che molti ormai definiscono la “Apple cinese”, potrebbe essere impegnata nella realizzazione di un proprio smartwatch.
La notizia è stata fatta trapelare dal sito cinese d’informatica 36Krypton, proprio una settimana dopo l’annuncio del lancio dell’Apple Watch. L’indiscrezione rischia di gettare ancora più benzina sul fuoco delle critiche, visto che il nomignolo di “Apple cinese” è stato affibbiato proprio per le supposte copiature di Xiaomi ai danni della Mela. Critiche non risparmiate neanche dalla stessa Apple, che tramite l’iconico design chief Jony Ive ha definito senza mezzi termini i prodotti Xiaomi “furti”.
I 5 INCREDIBILI ANNI DI XIAOMI

La sensazione tuttavia è che i sospetti fossero fondati all’inizio dell’espansione territoriale di Xiaomi, che a solo 5 anni dalla sua fondazione può vantare il primato di venditore di smartphone numero 1 in quel macro-mercato che è la Cina, con buona pace di Apple. Xiaomi non ha ancora tentato l’assalto ai mercati internazionali, ma è solo questione di tempo. L’azienda non solo è la start-up con il valore più alto al mondo, ma da figura di secondo piano nel mercato mobile ha ormai sviluppato le capacità (economiche e tecniche) per tentare nuove sfide.
Inoltre Apple non è certo stata una delle prime a lanciare la propria linea di smartwatch, anzi, e soprattutto nel campo dell’informatica è normale che più aziende inizino a fare uso di una determinata tecnologia non appena questa sia diventata più a buon mercato.
E I PREZZI?
Lo smartwatch Xiaomi comunque si proporrebbe come un gadget dal prezzo accessibile, si parla addirittura di cifre appena sopra i $200. Alcune voci poi suggeriscono l’immaginifica opzione secondo cui lo smartwatch potrebbe riconoscere il proprietario grazie alla velocità delle pulsazioni, verificabile grazie al contatto del gadget con le vene del polso.
Finora siamo comunque nel campo delle ipotesi. Vi terremo aggiornati non appena avremo notizie più sicure a riguardo.