Un nuovo bottone “acquista” arriverà nei risultati di ricerca di Big G. La nuova funzionalità che avevamo già annunciato a Dicembre, è uno sforzo per cambiare il modo in cui Google viene usato: non più come motore di ricerca ma anche come destinazione per gli acquisti.
La compagnia ha annunciato che “Comprare con Google” trasformerà la pubblicità in cima allo schermo in una piccola card che permetterà ai visitatori di comprare i prodotti direttamente dall’interfaccia di Google. Dopo aver cliccato sul bottone “Compra su Google”, l’utente verrà indirizzato ad una pagina specifica all’interno di Google che riporterà tutte le informazioni del prodotto e ci sarà un bottone per procedere all’acquisto che utilizzerà una carta di credito registrata nel proprio account di Google.
COSA CI GUADAGNA GOOGLE?
Ovviamente Google non venderà direttamente i prodotti, ma lascerà il compito di organizzare l’ordine e spedirlo ai negozianti. Google guadagnerà attraverso il tradizionale CPC (cost-per-click, ovvero costo per ogni click), ovvero il sistema che Google già utilizza nel suo sistema di pubblicità.
Lo scopo è quello di spingere più utenti a comprare tramite smartphone e rendere il processo di acquisto più semplice. “C’è ancora troppa frizione quando si prova ad acquistare tramite uno smartphone,” ha affermato Jonathan Alferness, il vice presidente della sezione product management di Google Shopping. Ha sottolineato che le conversioni che avvengono dai dispositivi fissi sono due volte superiori a quelli che avvengono tramite dispositivi mobili.
Il servizio inizierà ad essere testato negli Stati Uniti con un totale di 12 retailers, con piani di espansioni verso la fine dell’anno.
Questo piano sembra decisamente mirare al dominio di Amazon per quanto riguarda le vendite online. Dubitiamo che questa strategia possa effettivamente intaccare il dominio di Amazon sugli acquisti online, ma non ci resta che vedere la ricezione di questa nuova funzione da parte dell’utenza di Google.
Per maggiori informazioni potete leggere l’articolo sul blog di Google qui.