I dipendenti di Sony Entertainment Pictures avrebbero ricevuto minacce per se stessi e le proprie famiglie, in seguito all’attacco informatico che alcuni hacker hanno perpetrato ai danni di Sony lo scorso 24 novembre, e che ora diventa dunque di gravità ancora più elevata.

Una scena di The Interview, film che ha fatto scatenere grandi polemiche in Nord Corea
Se inizialmente si erano “limitati” a rilasciare versioni in alta definizione di alcuni film non ancora usciti al cinema e rendere pubblici gli stipendi di dirigenti e star (tutte azioni già di per loro illegali), questa volta gli hacker hanno infatti decisamente alzato la posa in gioco, andando a minacciare direttamente le famiglie dei dipendenti del colosso giapponese.
I cosiddetti Guardiani della Pace avrebbero così inviato un’e-mail ai dipendenti dell’azienda, chiedendo di denunciare la propria compagnia. L’e-mail recita:
“Se non lo farete, non solo voi, ma anche la vostra famiglia sarà in pericolo.”
Non è ancora chiaro chi ci sia dietro a tutto questo. Pare che Sony sospetti la Nord Corea, e in particolare una sezione dei loro servizi segreti chiamata Bureau 121, dove vengono reclutati abilissimi esperti informatici. Finora tuttavia non ci sono stati riscontri, e anzi la Corea del Nord ha già negato con forza ogni tipo di accusa.
Sony sta collaborando con la polizia per riuscire a chiudere quanto prima la falla e bloccare i colpevoli. Prima che qualcuno si faccia male sul serio.