Amazon inizierà molto presto a testare le spedizioni tramite droni. Il primo nodo cruciale era ottenere l’approvazione da parte della FAA, ovvero la Federal Aviation Administration, senza la quale nessun velivolo ha l’autorizzazione per volare su suolo americano. Si tratta quindi di una specie di libretto di circolazione, indispensabile se si vuole circolare.
IL CERTIFICATO FAA E LE REGOLE DA SEGUIRE
Settimana scorsa la FAA ha infatti concesso alla sezione Amazon Logisitcs un certificato per il volo sperimentale di un velivolo senza pilota.
I termini del certificato permettono quindi ad Amazon di fare test coi propri droni, a patto che i voli avvengano a massimo 400 piedi di altezza e durante condizioni meteorologiche di visibilità ottimale. Inoltre il velivolo deve sempre restare nel campo visivo di chi lo pilota, il quale deve essere dotato di un certificato di pilota privato e una certificazione medica.
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La FAA riceverà da Amazon dati sui test di volo ogni mese. Le informazioni condivise conterranno dati sul numero dei voli, le operazioni svolte dai piloti, eventuali malfunzionamenti, eccetera.
I DRONI AMAZON E QUELL’86 PERCENTO POTENZIALE
Dopo il tira e molla di qualche mese fa quindi, quando addirittura si minacciò di portare i droni fuori dagli Stati Uniti, pare che finalmente i droni Amazon siano pronti a diventare una realtà.
Considerando che i droni saranno in grado di trasportare pesi fino a 2,3kg, ovvero l’86 percento degli ordini effettuati su Amazon, è credibile che presto i nostri cieli saranno pieni di velivoli col marchio sorridente.
Del resto ammettiamolo: a chi non piacerebbe ricevere i prodotti ordinati su Amazon – parola di Jeff Bezos – mezz’ora dopo l’acquisto?