Sony ha pianificato di raccogliere 440 miliardi di yen (3,2 miliardi di euro) tramite l’emissione di nuove azioni (tre quarti) e bond convertibili (un quarto del totale) – per la prima volta dopo più di 25 anni – in quanto la compagnia giapponese sta cercando di ristrutturarsi e di tornare profittevole.
Con i ricavi delle vendite, Sony vuole incrementare la produzione di sensori per le immagini che vengono utilizzati negli iPhone di Apple e altri smartphone.
SONY TRA PERDITE E AUMENTI DI CAPITALE
Ieri le azioni sono scese dell’8,3%, aumentando il capitale della compagnia. Nonostante questo c’è da notare che questa discesa è la prima da settembre dello scorso anno e che quest’anno le azioni sono aumentate del 41%, se paragonate alla crescita del 13% dell’indice Nikkei.
La mossa Sony di investire in settori in crescita e tagliare su quelli in perdita, come ad esempio vendere il business dei proprio computer, è sicuramente vista positivamente.
“Lo scopo di questa raccolta è per assicurare fondi da investire nella crescita e rafforzare la base finanziaria di Sony,” ha commentato la compagnia, affermando che si stava spostando da una fase di ristrutturazione per focalizzarsi su una crescita a lungo termine.
RITORNO IN PROFITTO ENTRO MARZO 2016?
Sony pianifica di investire 210 miliardi di yen (1,5 miliardi di euro) nel settore dei sensori delle fotocamere utilizzate da diversi smartphone quali il già citato iPhone, il Samsung Galaxy S6 e lo Xiaomi M14. Il settore potrebbe espandersi del 22%.
Sony pianifica di ritornare in profitto durante l’anno finanziario che si concluderà a Marzo 2016, dopo più di tre anni di perdite. Le perdite del precedente anno fiscale ammontano a 126 miliardi di yen (1 miliardo di euro) conseguentemente alla perdita del suo business di smartphone che è stato contrastato notevolmente dai concorrenti cinesi più economici.
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