Secondo quanto rimbalza dai canali di informazione americani (soprattutto Re/Code e 9to5Mac), Apple sarebbe pronta a lanciare servizi di streaming in abbonamento per musica e TV.
APPLE E LA “TV”
Stando a quanto riportato, l’azienda di Cupertino starebbe discutendo con programmatori tv e servizi streaming, così da offrire un servizio di pay tv a sottoscrizione sul modello di Dish e (tra poco) Sony. Si ipotizza così che Apple voglia offrire pacchetti di programmi per venderli direttamente agli utenti.

Come affermato da Re/Code, questo significa che Apple “non reinventerebbe il modo in cui la TV funziona al giorno d’oggi, ma ne offrirebbe una versione nuova, con un’interfaccia e una user experience proprie”.
Non abbiamo ancora dettagli su come questo servizio funzionerà, anche se a quanto pare l’interesse di Apple è più orientato verso i programmi TV piuttosto che i film in senso stretto.
APPLE E LA MUSICA
Sappiamo invece qualcosa di più per quanto riguarda il servizio streaming musicale.
Che Apple avesse in mente qualcosa di simile non è una novità, dal momento che sei mesi fa aveva acquistato il servizio a sottoscrizione Beats Music. Adesso si tratta semplicemente di ripresentare il tutto sotto una nuova veste, in modo che possa competere con Spotify e Rdio fino all’ultima nota (e dollaro). La fusione tra il design Apple e la tecnologia Beats può essere davvero una miscela esplosiva (trattandosi di due dei brand più potenti attualmente in commercio).
Nel progetto sono coinvolti Robert Kondrk (recentemente promosso vice presidente di iTunes), l’ex CEO di Beats Ian Roger, il co-fondatore Jimmy Iovine, e il leader dei Nine Inch Nails Trent Reznor.
Bisogna però chiarire un punto: il servizio di Apple sarà integrato in una libreria a sottoscrizione già esistente, e permetterà di scaricare musica. Proprio per questo bisognerebbe utilizzare il termine streaming con attenzione, in quanto il servizio è decisamente diverso da quanto invece offerto per la TV.
Il servizio sarà disponibile per iPhone (ovvio) ma anche per dispositivi Android, a un costo di $8 al mese.
Anteprima a giugno, all’Apple Worldwide Developers Conference (WWDC)?