Amazon e Hachette hanno finalmente raggiunto un accordo per quanto riguarda le vendite di e-book e libri stampati. L’accordo per ora sembrerebbe essere valido solo negli Stati Uniti, che tuttavia potrebbe fungere come banco di prova per poi ampliare il contenuto a tutti i territori.
AMAZON E HACHETTE: CRONACHE DI GUERRA

La sede di Hachette a Parigi
Gli sconti pubblici tra il colosso dell’editoria e quello dell’e-commerce erano iniziati lo scorso maggio, quando Hachette aveva accusato – senza tanti giri di parole – Amazon di ritardare di proposito le consegne dei libri della casa editrice americana. Che fosse vero o no, nei mesi successivi Amazon ha effettivamente applicato questa politica. Gli utenti Amazon erano inoltre impossibilitati a preordinare libri Hachette, la qual cosa scatenò reazioni feroci da parte dei lettori.
Le accuse che i due contendenti si scambiano sono semplici: Hachette attacca Amazon insinuando che l’unico obiettivo dell’azienda di Jeff Bezos è quella di aumentare la propria fetta di mercato e il profitto che ne consegue (da un punto di vista del business una mossa ovvia), mentre Amazon risponde che l’unica cosa a cui puntano è offrire il miglior servizio clienti possibili al prezzo più basso.
ANALISI DELL’ACCORDO
L’accordo, stipulato su base pluriennale ed effettivo a partire dal 2015, è stato annunciato tramite un comunicato congiunto. Cosa prevede nel dettaglio?
In sostanza, Hachette deciderà i prezzi per i propri e-books, ma darà alla compagnia cosiddetti “incentivi finanziari specifici” per tenere bassi i prezzi. Dopo 6 mesi di dura battaglia su tutti i mezzi di informazione sembra quindi tornato il sereno. Secondo quanto trapelato, Amazon potrebbe anche proporre i libri Hachette sul proprio sito in una posizione di maggiore evidenza.
Il CEO di Hachette Michael Pietsch ha dichiarato:
“Questa è una notizia grandiosa per i nostri autori. Il nuovo accordo offrirà benefici ai nostri scrittori per i prossimi anni a venire, e a noi invece darà una capacità di marketing enorme con uno dei nostri partner di vendita più importanti.”
Numerosi autori, tra cui James Patterson, John Green, e Malcolm Gladwell, avevano spalleggiato la propria casa editrice, attaccando il sito di e-commerce. Douglas Preston aveva addirittura dato vita a una petizione, affinché Amazon tornasse a vendere prodotti Hachette.

La sede di Amazon a Londra
GLI EFFETTI DELL’ACCORDO
Cosa ci resta dopo questa battaglia che ha occupato metà 2014? Soprattutto la sensazione che a vincerci, questa volta, sono veramente tutti. Nel senso che Amazon ha di nuovo dalla sua parte una delle sei più grandi case editrici al mondo, la quale si ritrova finalmente rappresentata sul sito e-commerce di maggiore successo degli ultimi dieci anni.
C’è un altro lato però che non va dimenticato: uno dei più importanti editori in circolazione è stato tenuto in scacco per sei mesi da un sito di e-commerce. Non ci sarebbe stato bisogno di trovare un accordo se Amazon non avesse risposto a un’accusa con una vendetta durata mesi. Cosa succederà al prossimo scontro? Speriamo che questa esperienza abbia insegnato ad Amazon a essere più aperti nei confronti dei propri partner.
In tutto ciò, i vincitori principali sono senza dubbio i lettori: Amazon e Hachette avrebbero dovuto pensarci fin dall’inizio.
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