Amazon Kindle Scout: l’evoluzione del self-publishing

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Amazon Kindle Scout è la nuova piattaforma editoriale lanciata dall’azienda di Jeff Bezos negli Stati Uniti.

Amazon ha definito Kindle Scout come un posto dove sono i lettori a scegliere se un libro riceverà un contratto editoriale o no. Vediamo quindi come funziona.

I 45 GIORNI DI “VITA” SU AMAZON KINDLE SCOUT

Uno screenshot della pagina web di Amazon Kindle Scout - Gamobu.eu

Uno screenshot della pagina web di Amazon Kindle Scout – Gamobu.eu

Secondo il sito di Kindle Scout, agli autori sarà possibile sottoporre il proprio manoscritto in soli 15 minuti, e sarà possibile sapere se i testi saranno presi in considerazione per un contratto nel giro di 45 giorni.

Gli autori potranno per ora inviare opere solo in lingua inglese. I generi tra cui scegliere sono romanzo, mistero e thriller, fantascienza, fantasy. Al momento dell’invio del documento, gli autori dovranno accettare di concedere a Kindle Scout un periodo di esclusiva di 45 giorni, che inizia proprio al momento dell’invio. Amazon analizzerà i documenti nel giro di un paio di giorni, dopodiché invierà una e-mail agli autori per far sapere loro se l’opera sia stata approvata o no. La e-mail di approvazione conterrà un link che porterà all’anteprima della pagina dell’autore: su questa pagina partirà la campagna Kindle Scout, che durerà 30 giorni. Nella e-mail di conferma sarà anche contenuta la data del lancio della campagna.

Il sistema è semplice: più nomination si ricevono dal pubblico, più facile sarà essere scelti dal team di Kindle Scout per essere pubblicati. A fine campagna l’autore riceverà una e-mail per sapere se il libro sia stato scelto per essere pubblicato oppure no. In caso positivo, chiunque abbia votato il libro riceverà una copia gratuita in anteprima, e potrà lasciare recensioni e commenti.

Come precisato a inizio articolo, per adesso il programma è disponibile solo negli Stati Uniti: gli autori dovranno pertanto certificarsi con un conto bancario americano, il numero di previdenza sociale, o il codice fiscale.

I libri scelti per la pubblicazione riceveranno un accordo di 5 anni (rinnovabile), un anticipo di $1500, royalties del 50% per gli e-book, del 25% per l’audio, del 20% per traduzioni e ulteriori entrate (tra cui quelle derivanti dal marketing).

INBOUND MARKETING ED EDITORIA

Jeff Bezos, fondatore e CEO di Amazon - Gamobu.eu

Jeff Bezos, fondatore e CEO di Amazon – Gamobu.eu

Amazon ha quindi deciso di puntare sull’inbound marketing per lanciare il proprio dipartimento editoriale. Amazon Kindle Scout è una risposta ancora più netta a tutti gli editori, dopo i bisticci degli scorsi mesi. La sensazione è che effettivamente molti autori possano essere interessati a questo genere di iniziative: associarsi a un brand potente come Amazon è di sicuro intrigante per un autore emergente, così come incoraggiante può essere il “sogno americano” di essere pubblicati senza dovere passare da una casa editrice. Ma qui sta il problema e la prima contraddizione del self-publishing: una casa editrice aggiunge valore a un libro, non lo toglie. Un editore sa quali modifiche vadano fatte a un testo prima di pubblicarlo: il suo compito è quello di fare esprimere un autore al suo massimo potenziale, e di sicuro non trova piacere nel dire no alle persone.

Nei prossimi mesi scopriremo se Amazon Kinsle Scout sarà effettivamente il futuro dell’editoria, o se Jeff Bezos una volta tanto avrà preso un granchio.

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About Author

Managing editor ed Editor-in-Chief del sito. Ha una laurea in Lingue e istituzioni economiche e giuridiche dell'Asia Orientale (Università Ca Foscari) e un Master in International Publishing (London City University). Vive a Londra, dove lavora come SEO copywriter e data analyst.

2 Comments

  1. Diversi aspetti non mi convincono: innanzitutto viene meno il principale elemento di trasparenza del crowdfunding – l’espressione di una preferenza é molto più semplice da manipolare, per non dire falsificare, rispetto ad un’effettivo contributo economico da parte di un pubblico che sostiene la realizzazione di un progetto. Mi domando poi quale sia la quantita di preferenze che occorre ottenere per essere pubblicati. Supponendo che Amazon non si diverta a regalare denaro ad autori che hanno poche speranze di ripagare l’anticipo sulle royalties, l’equazione diventa chiara: per un pugno di dollari Amazon mette sul mercato libri che hanno già un pubblico, non paga royalties sulle copie regalate – e intanto spinge il passaparola – e, nel caso in cui il meccanismo funzioni, si ritrova a gestire un best seller per I 5 anni successivi. Sarebbe interessante capire a questo punto Se le royalties (soprattutto quelle sui downloads) sono calcolate sul netto – di solito funziona cosí, e di solito é proprio la letteratura di genere che vende molto bene in formato digital.

  2. Andrea Bettoncelli on

    Buongiorno Irene,

    grazie per il commento, veramente interessante! Come hai fatto notare tu, questo sistema è certamente più oscuro di un normale crowdfunding, dal momento che non si può sapere se siano persone reali a votare oppure no. Parliamo pur sempre di un’azienda che non pubblica mai i propri dati (ad esempio resta un mistero quanti Fire Phone siano stati venduti), quindi è credibile che alcuni algoritmi gestiscano le “classifiche” dei candidati.

    Per quanto riguarda il numero di preferenze e gli altri meccanismi non ti so rispondere in quanto le notizie sono ancora limitate: il progetto è appena partito e penso che ne sapremo qualcosa di più tra un paio di mesi.

    Sarà soprattutto curioso vedere quanti libri diventeranno effettivamente best-seller… secondo questo sistema, se tu votassi 100 progetti al giorno, e 10 di essi diventassero effettivamente libri, tu riceveresti 10 libri gratuiti ogni volta. Un sistema simile è sostenibile?

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