Il Regno Unito blocca i siti che offrono ebook pirata

0

Avete sentito il rumore delle bottiglie di champagne che gli editori inglesi stanno stappando da ieri? Il motivo è presto detto: l’Alta Corte britannica ha ordinato ai fornitori di servizi internet di bloccare una serie di siti che offrivano versioni pirata di ebook.

IL COPYRIGHT DESIGN AND PATENTS ACT 1988 E L’EDITORIA

Secondo quanto stabilito dalla corte quindi ora i grandi fornitori (BT, EE, Sky, TalkTalk, Virgin Media) hanno 10 giorni – non uno di più – per far sì che i propri utenti non possano più accedere a quella tipologia di contenuti.

Nel perorare la propria causa gli editori si sono affidati al Copyright Design and Patents Act 1988, vero e proprio testo sacro per quanto riguarda la salvaguardia del copyright nel Regno Unito.

AvaxHome, Ebookee, Freebookspot, Freshwap, Libgen, Bookfi e Bookre sono le piattaforme che l’Alta Corte ha marchiato come colpevoli. Su questi 7 siti sarebbe infatti possibile trovare un totale di circa 10 milioni di ebook, di cui quasi l’80% sarebbe illegale per “copyright infringement” (in italiano tradotto in maniera vaga “pirateria informatica”).

L'Alta Corte inglese

L’Alta Corte inglese

LEGGI ANCHE: Apple vuole eliminare la concorrenza nel campo musicale

BASTERA’ CONTRO GLI EBOOK PIRATA?

La lotta alla pirateria è stata portata avanti negli anni soprattutto tramite l’attacco alle piattaforme che condividevano musica, film o serie TV, e proprio per questo la giornata di ieri è diventata un punto storico per l’editoria: mai prima d’ora una corte era intervenuta per bloccare attivamente siti internet che smistassero ebook, e questo precedente potrebbe essere il primo passo di un lungo filone giuridico.

A quanto pare Google ha già ricevuto la richiesta di eliminare più di 1,75 milioni di indirizzi URL illegali dai propri risultati di ricerca e vedremo quando Big G entrerà in azione attivamente. Basterà a tenere sotto controllo i siti che offrono ebook pirata? Probabilmente no, considerando come Virtual Private Networks (VPN) e proxy possano superare facilmente il problema. Tuttavia si tratta di un momento spartiacque che potrebbe avere importanti ripercussione nel lungo periodo, sia che la pirateria editoriale informatica venga sconfitta o no.

Condividi il tuo voto


Come ti fa sentire questo articolo?
  • Fascinated
  • Happy
  • Sad
  • Angry
  • Bored
  • Afraid

About Author

Managing editor ed Editor-in-Chief del sito. Ha una laurea in Lingue e istituzioni economiche e giuridiche dell'Asia Orientale (Università Ca Foscari) e un Master in International Publishing (London City University). Vive a Londra, dove lavora come SEO copywriter e data analyst.

Leave A Reply