Kinokuniya è la più grande catena libraria presente in Giappone. Stando a quanto annunciato ieri, i nuovi piani dell’azienda sono quelli di aprire una nuova piattaforma e-commerce per il Sud-Est asiatico e la regione Pacifica. L’obiettivo è quello di diventare un valido oppositore di Amazon, che in Asia è finora attivo solo in Cina e Giappone.

La piattaforma pensata da Kinokuniya diventerebbe il progetto più ambizioso mai intrapreso dalla compagnia. Durante l’autunno sono stati lanciati ben 5 siti internet dedicati ad altrettanti Paesi asiatici/pacifici: Singapore, Malesia, Thailandia, Australia, e Taiwan. I libri venduti sono in lingua inglese, cinese, e altre lingue locali. Prima che l’anno finisca, verrà lanciato anche un sito dedicato all’e-commerce a Dubai.
Capo dello sviluppo della piattaforma multi-territoriale è stato Hiroshi Sogo, un veterano della compagnia con 25 anni di esperienza. Dal 2013, Sogo è anche managing director di AsianBasis, compagnia di proprietà di Kinokuniya il cui compito è proprio quello di far crescere la potenziale diffusione digitale.
LA STRUTTURA
Sogo ha dichiarato:
“Il nostro vantaggio consiste nel fatto che il nostro è un brand già molto forte in questi Paesi”.

Ogni negozio online sarà diverso dagli altri, in quanto sarà “personalizzato” in base al tipo di Paese per cui è stato progettato. Nonostante l’obiettivo principale di Kinokuniya sia quello di distribuire libri su scala ancora più vasta, è credibile che in caso di buoni risultati il colosso provi a offrire anche altri generi di prodotti, diventando cosi concorrente a tutto tondo di Amazon e, piu’ prettamente sul territorio asiatico, di Alibaba (Cina) e Rakuten (Giappone).
Kinokuniya e’ stata una delle prime aziende a puntare con forza sulle vendite online. Il primo sito di e-commerce della compagnia infatti risale al 1996, poi sostituito nel 2010 BookWebPlus. Insieme al nuovo sito era stati lanciati anche Kinoppy, un’app pensata per gli e-reader prodotti dall’azienda, e un portale per gli e-book.
Riuscirà Kinokuniya a resistere in mezzo agli altri siti di e-commerce? La scelta di puntare su mercati in cui i competitors non hanno controllo diretto potrebbe risultare vincente. Resta solo da vedere fino a quando Amazon intende lasciare questa fetta di mercato ai giapponesi.