Un’anomalia negli algoritmi Google avrebbe penalizzato il sito di e-commerce italiano Unilibro, il quale ha scelto di portare il colosso di Mountain View davanti a un giudice.

UNA FALLA NELL’ALGORITMO GOOGLE?
L’anomalia avrebbe attribuito a Unilibro scarsa visibilità fra i motori di ricerca, andando quindi ad influire pesantemente su quella che è la cosiddetta “discoverability” (ovvero la capacità di essere trovati) di un sito web o di una parola chiave.
Nato nel 1999, Unilibro è diventato negli anni un sito di riferimento per quanto riguarda la vendita online di libri scolastici e universitari. L’azienda ha rilasciato un comunicato in cui annuncia di avere ufficialmente denunciato al tribunale di Bologna Google, colpevole a suo avviso di averne svantaggiato la posizione nei confronti della concorrenza.
I TEST DI UNILIBRO
Se siete esperti di strategie web, avrete di sicuro pensato: “Sarà sicuramente un problema di SEO (ovvero l’ottimizzazione dei propri contenuti per i motori di ricerca), probabilmente a Unilibro la fanno nel modo sbagliato”. E infatti questo è stato quello che hanno pensato a Unilibro, prima di chiedere l’aiuto di tecnici esperti proprio in SEO. I risultati, però, non sono arrivati. Anzi, sono stati i tecnici a suggerire l’ipotesi che ci potesse essere una falla negli algoritimi Google.

L’avvocato di Unilibro, Ginaluigi Fioriglio, ha spiegato che i test condotti dai tecnici assunti dell’azienda hanno dato risultati piuttosto bizzarri. Cercando la parola “Unilibro” con il titolo di un libro su Google infatti, i primi risultati di ricerca mostravano i link ad altri siti di e-commerce (il cui nome non è stato rivelato nel comunicato).
La percentuale di errore nei risultati sfiora, a detta degli avvocati, il 50% del totale. La sensazione è che, per un errore interno, Google abbia considerato Unilibro un sito assimilato a un altro sito e-commerce (probabilmente IBS.it), penalizzandone così enormemente la resa sul web.