Un nuovo romanzo di Salman Rushide arriverà nelle librerie (fisiche e non) il prossimo autunno, e sarà un mix di “storia, mitologia, e un amore senza tempo che dà vita a un mondo – il nostro mondo – che è rimasto invischiato in un’era di follia”.

Il titolo del nuovo romanzo è Two Years Eight Months and Twenty-Eight Nights in September (Due Anni Otto Mesi e Ventotto Notti a Settembre), ed uscirà 7 anni dopo l’ultima fatica di Rushdie, The Enchantress of Florence.
Ancora una volta Rushdie sarà pubblicato da Jonathan Cape, storica casa editrice inglese di proprietà della Penguin Random House.
La storia viene descritta come un “viaggio fantastico attraverso il modo in cui viviamo oggi, un’opera ricca e sfaccettata”, inspirata da “2000 anni di tradizione narrativa così strettamente connessi alla situazione moderna”.
Per ora non sono stati rivelati altri dettagli su Two Years Eight Months and Twenty-Eight Nights in September, se non quello che dice chi ha lavorato alla sua pubblicazione. Dan Franklin, publishing director presso Jonathan Cape, ha espresso a questo proposito tutta la sua soddisfazione per la riuscita del lavoro:
“Il nuovo romanzo di Salman è uno dei migliori scritti da lui. Ha un ritmo veloce, è divertente, una lettura assolutamente emozionante: proprio come il mondo in cui viviamo oggi”.

Rushdie si è guadagnato la fama di scrittore di livello mondiale grazie a I Figli della Mezzanotte, romanzo scritto nel 1981 e vincitore di diversi premi (tra cui l’ambitissimo Booker Prize).
Indiano ma naturalizzato inglese, Rushdie ha vissuto momenti molto difficili nel suo paese di origine, dove il suo I Versetti Satanici gli valse una fatwa da parte di Khomeyni.
Con Rushdie condannato a morte per bestemmia, anche altre persone che lavorarono alla pubblicazione del libro subirono feroci persecuzioni (come il traduttore giapponese Hitoshi Igarashi, ucciso il 12 luglio, e l’editore norvegese William Nygaard, a cui spararono nel 1993).