Nintendo ha finalmente preso la decisione tanto attesa di iniziare lo sviluppo di videogiochi per smartphone, dopo anni di resistenza al cambiamento.
Il gigante del mondo videoludico giapponese ha dichiarato martedì di avere concordato l’unione delle proprie forze con quelle di DeNA, una compagnia giapponese di videogiochi per piattaforme mobili, per sviluppare assieme applicazioni games utilizzando le proprietà intellettuali di Nintendo, quali Mario e altri personaggi noti ai videogiocatori. Nintendo acquisterà il 10 percento delle quote di DeNA per un totale di €17.2 milioni (22 miliardi di yen).
LE REAZIONI ALL’ACCORDO NINTENDO-DeNA
Ovviamente l’annuncio ha suscitato subito l’interesse dei fan e degli esperti del settori, interesse che si è riversato in una miriade di commenti su Twitter e i social media in generale. Anche se è una mossa logica per Nintendo, è comunque stata una sorpresa, in quanto il management della compagnia con base a Kyoto ha dichiarato più o meno insistentemente la sua avversione a rendere i proprio giochi disponibili su smartphone nel corso degli anni. Delusi, investitori e analisti sono diventati via via più frustrasti e pessimisti per quanto riguarda il futuro della compagnia.
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La visione degli analisti è sempre stata quella di non vedere i giochi Nintendo su smartphone, considerando anche la posizione irremovibile del presidente Satoru Iwata che ha sempre sostenuto la strategia di offrire i videogiochi della compagnia solo sulle proprie console.
I dettagli della nuova alleanza (DeNa-Nintendo) non sono ancora chiari, ma il fatto che la compagnia giapponese entri nel settore dei videogiochi per dispositivi mobili è sicuramente uno sviluppo positivo.
LA SCELTA DOPO TRE ANNI DI CRISI
Fino all’anno fiscale scorso, Nintendo ha sofferto per tre anni consecutivi una perdita finanziaria. Uno dei problemi principali è che il modo di approcciarsi ai videogiochi è molto cambiata negli ultimi anni. Sempre più consumatori hanno iniziato a giocare con le applicazioni su smartphone e tablet, portando così Nintendo ad affrontare una grande sfida per il proprio modello di business (vendere videogiochi per le proprie console).
Infatti mentre c’è questa nuova strategia di entrare nel mondo degli smartphone, la compagnia manterrà le linee tradizionali lavorando su un nuovo hardware (il cui nome in codice sembra essere NX).
La decisione di Nintendo porterà decisamente a nuove opportunità, ma creerà anche nuove sfide. Il gigante videoludico dovrà trovare un equilibrio tra la nuova strategia per smartphone e il vecchio modello basato su videogiochi dedicati alle console. Per esempio, se i consumatori possono utilizzare Mario e altri personaggio popolari di Nintendo sui loro dispositivi mobili, questo potrebbe portarli a non essere interessati o non avere la necessità di comprare le console Nintendo.
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