DAL NOSTRO INVIATO MATTEO R.
19 ottobre 2014, ore 15:00. Ci troviamo al Sangam Stadium di Seoul, ormai famoso con il nome di World Cup Stadium per aver ospitato i campionati mondiali di calcio nel 2002.
Gli spalti sono gremiti, e sul campo di gioco sono stati predisposti migliaia di posti a sedere ed un palco degno di quello che verrà definito uno degli eventi più importanti dell’anno. E non è una partita di calcio.

Allo scadere del countdown sul grande schermo dello stage il pubblico si infiamma e le percussioni dei tamburi tradizionali coreani aprono lo show. Le note dell’orchestra incalzano e lo stadio esplode quando si accorge che al grande tamburo centrale vi è Dan Reynolds, cantante degli Imagine Dragons.
L’ultimo pezzo della band, Warriors, manda in visibilio le 45.000 persone che riempiono lo stadio, che tuttavia non sono qui per gli Imagine Dragons. Alla fine della canzone, infatti, salgono sul palco due squadre di cinque ragazzi asiatici: dalla Corea del Sud i Samsung Galaxy White e dalla Cina gli Star Horn Royal Club.
Oggi non andiamo allo stadio per il calcio o per un concerto. Oggi c’è la finale del World Championship di League of Legends, il videogioco più giocato al mondo.
ANATOMIA DI LEAGUE OF LEGENDS
League of Legends è un gioco gratuito per PC, nato il 27 ottobre 2009 per mano dell’americana Riot Games. Attualmente, a quasi 5 anni dalla release, conta oltre 67 milioni di giocatori al mese, 27 milioni al giorno ed oltre 7,5 milioni in contemporeanea nelle ore di punta. Il gioco rientra nella categoria “Multiplayer Online Battle Arena” (per gli amici MOBA), e nella sua modalità base vede due squadre di 5 giocatori sfidarsi per distruggere il Nexus, ossia il nucleo della base avversaria.
Il gioco vede la presenza di una scena agonistica decisamente sviluppata. Regioni come Europa, Nord America, Corea del Sud, Cina, Taiwan e Sud-est asiatico, Brasile, Turchia, hanno i propri campionati interni con team professionali, sponsor, diretta online, commentatori, analisi ed interviste post-partita. Insomma, un vero sport! O volendo utilizzare la giusta parola, e-sport.
LA FINALE
E come ogni sport competitivo che si rispetti, ogni anno Riot Games organizza i campionati mondiali per decretare la squadra più forte del mondo tra le varie regioni partecipanti. Quest’anno siamo giunti alla quarta edizione, che ha visto 16 team provenienti da tutto il mondo sfidarsi in un torneo lungo oltre un mese. La fase a gruppi è infatti iniziata il 18 settembre con due gruppi da 4 squadre impegnati a Singapore ed altri due a Taipei (Taiwan). I primi due team di ogni gruppo si sono qualificati per la fase finale ad eliminazione, spostandosi in Corea del Sud per i quarti di finale (a Busan) e le semifinali (a Seoul).
E la finalissima ha visto appunto i padroni di casa nonché favoriti Samsung Galaxy White affrontare la squadra cinese Star Horn Royal Club (che tra l’altro presenta due giocatori coreani nel roster).

Samsung Galaxy White
– Hyeong-seok “Looper” Jang
– In-kyu “Dandy” Choi
– Won-seok “Pawn” Heo
– Seung-bin “imp” Gu
– Se-hyoung “Mata” Cho

Star Horn Royal Club
– Nan “Cola” Jiang
– In-seok “inSec” Choi
– Wen “corn” Lei
– Zihao “Uzi” Jian
– Kyung-sub “Zero” Yun
Giocata al meglio delle cinque partite, la finale ha visto il trionfo dei coreani Samsung Galaxy White con il risultato di 3-1. Insieme alla possibilità di alzare la “Summoner’s Cup”, la coppa sulla quale verrà inciso il nome della squadra vincitrice, il quintetto coreano si è anche portato a casa il milione di dollari in palio. Un “piccolo” riconoscimento per il vittorioso cammino.
UN FENOMENO INARRESTABILE
Ancora non sono disponibili i numeri di quest’anno, ma a livello informativo basti sapere che durante la finale del World Championship 2013 di League of Legends oltre 32 milioni di fan si sono sintonizzati online per vedere la partita, con un picco di 8,5 milioni di spettatori connessi in contemporanea. Numeri che fanno pensare. E fanno anche pensare i guadagni di Riot Games, che con un gioco free ha incassato nel 2013 più di 600 milioni di dollari.
Il gioco infatti è gratuito, ma sono disponibili extra a pagamento come ad esempio la modifica del look dei personaggi. Se a questo aggiungiamo sponsor di calibro (basti pensare che il torneo mondiale è stato sponsorizzato da Coca-Cola e Korean Air), giovani talenti, un vastissimo numero di spettatori ed una organizzazione che regge il passo con le migliori competizioni “classiche” internazionali, ecco che ci troviamo di fronte a quello che può essere definito un vero fenomeno sociale con una scena in fortissima crescita.
Vi diamo quindi il benvenuto nell’era dell’e-sport.