Apple vuole preparare il terreno prima del rilancio di Beats.
Il Dipartimento di Giustizia Americano sta osservando attentamente le tattiche di business di Apple per quanto riguarda il suo nuovo servizio di musica in streaming, secondo quanto riportato da diverse fonti. Sembrerebbe infatti che Apple stia facendo pressione su diverse delle principali etichette musicali in modo da costringere diversi servizi freemium (quali quello offerto da Spotify) ad abbandonare i loro servizi gratuiti, così facendo Apple ridurrebbe drasticamente la concorrenza per il suo imminente servizio di streaming.
I maggiori concorrenti del settore per Apple sono Spotify e YouTube.
Apple continua ad usare il suo potere nell’industria musicale per fermare le etichette musicali dal rinnovare le licenze a Spotify per il suo servizio gratuito. Spotify al momento ha 60 milioni di ascoltatori a livello globale, ma solo 15 di questi pagano un servizio in abbonamento. Far in modo che le etichette musicali uccidano i servizi freemium di Spotify e altre compagnie permetterebbe ad Apple di catturare una buona fetta di mercato nel momento in cui lancerà il suo servizio streaming, il quale sembrerebbe già avere una serie di contenuti esclusivi.
Altre fonti indicano che Apple sarebbe disposta a pagare i costi delle licenze di YouTube al Gruppo Universal Music se questa smette di pubblicare le canzoni su YouTube. Apple sembra agguerrita a crearsi un varco prima che il suo servizio streaming vengano lanciato, cosa che potrebbe accadere al WWDC a giugno. Se Apple riuscisse a convincere le etichette a fermare le licenze per i servizi freemium di Spotify e YouTube, sarebbe in grado di guadagnare una buona fetta di mercato da due dei suoi più grandi competitori nel settore musicale.
Quindi non ci aspetta che vedere come si comporteranno le etichette musicali nei confronti della richiesta di Apple e capire quale sarà la contromossa degli altri contendenti del mercato musicale.